martedì 8 gennaio 2013

Cesara - L’uomo che respirava soddisfatto

Camminava da solo quell’omone buono che, la mattina della nostra gara organizzata a Grassona il giorno di Pasquetta del 2006, entrava nella Capannina di buon ora ad assistere alle operazioni di iscrizione degli atleti.
Fui meravigliato di trovare il sindaco che veniva di persona ad accogliere gli atleti ed a salutare la nostra organizzazione già alle 7 del mattino. Di solito i rappresentanti comunali arrivano solo al momento delle premiazioni quando tutto è già finito a fare la presenza di rito.
Noi già da anni organizzavamo la gara annuale di Mountain Bike a Cesara ma per lui era la sua prima manifestazione sportiva di rilievo nel “suo” comune in qualità di sindaco e ci teneva che tutto andasse bene. Voleva che il suo paese facesse bella figura con il mondo colorato di atleti e famigliari provenienti da tutta la provincia e anche da fuori provincia. Respirava un’aria soddisfatta e si sentiva un pizzico internazionale perchè in quel momento il suo piccolo paese di 616 abitanti era al centro del mondo e molti avrebbero potuto conoscere la qualità di vita, l’ambiente e l’ospitalità di Cesara.
Anche negli anni successivi abbiamo ritrovato sempre l’entusiasmo dell’uomo e anche la disponibilità per quanto le esigue casse comunali glie lo potevano consentire a darci una mano per respirare con soddisfazione il giorno della gara e presentare al meglio il suo paese al mondo.
Come possiamo dimenticare il sorriso soddisfatto nel dare il via alla gara dei bambini a Egro, tantissimi bambini con le piccole bici e il caschetto colorato e lui grosso e impacciato che svettava in mezzo con la bandierina in mano, forse l’apice della sua breve ma intensa esperienza di amministratore sensibile alla vita sportiva del paese.
Solo considerazioni positive si possono fare ripensando alla sua figura grande di fisico ma anche di uomo che respirava soddisfazione in quello che faceva.
Ora non respira più, un mostro ce lo ha portato via, ma ci ha lasciato la capacità di distinguere tra i finti politici che risuonano nelle vicende giudiziarie nazionali e regionali quotidianamente, profittatori che sguazzano nel verminaio del malaffare e i buoni amministratori locali, quelli semplici e genuini, che cercano ogni giorno di coniugare la scarsità di mezzi e la buona gestione. E lui faceva sicuramente parte di questa seconda categoria.

Abbiamo percorso per anni con le nostre bici i sentieri della “sua” Cesara e continueremo a scorazzare in quei boschi e a organizzare eventi sportivi rispettando e valorizzando i luoghi con lo stesso spirito di sempre e Tiziano sarà sempre al nostro fianco, a sorridere e respirare soddisfatto.