giovedì 1 novembre 2012

Santhià (VC)

La festa del Master Palzola il giorno dei Santi ha fatto tappa a Santhià e, come era prevedibile, solo considerazioni positive si possono fare in questa occasione.
Qui, nella pancia del Piemonte, abbiamo percorso con le nostre bici da ciclocross un’altra tappa di quella via Francigena che avevamo già calcato questa primavera con le Mountain bike a Burolo e abbiamo potuto apprezzare la generosa ospitalità della famiglia Manzoni al completo, mamma, papà e figlia (che ringraziamo) che, insieme al Team bike Tre Marce, hanno messo in piedi un evento di assoluto livello.
Ottima location, comodi parcheggi, percorso super, ricco ristoro, sontuose premiazioni, questi gli ingredienti principali della riuscita della manifestazione. Tutto condito dalla simpatia profusa dalla giovane Gloria che, oltre a organizzare e a correre (lottando per 6 giri con la prima assoluta delle donne) ha anche fatto lo speaker nel cerimoniale delle premiazioni.
Ho saputo dopo che poteva essere la sua ultima gara in UDACE e che dal prossimo anno intraprende, come anche il promettente Albergo Barengo, la sua avventura in FCI.
Li abbiamo visti crescere, da bambini si sono fatti ragazzi, le domeniche passavano di stagione in stagione e improvvisamente ce li siamo ritrovati uomini e donne pronti per il grande esordio nel ciclismo che conta.
Posso solo dire un grande “in bocca al lupo” augurando loro un futuro ricco di successi e soddisfazioni.
Sono sicuro che, anche se raggiungeranno i vertici del ciclismo mondiale, rimarrà dentro di loro comunque il germe dell’udace, cioè di quel ciclismo amatoriale della gente comune fatto di cose semplici, della garetta della domenica e la borsa del supermercato come premio, della sofferenza per passione e della vera amicizia. Questo germe li aiuterà sicuramente a superare i momenti più difficili delle grandi competizioni e sarà la loro arma vincente rispetto agli altri competitori che non sono cresciuti in questo ambito.
Mentre dentro il palazzetto ascoltavo con piacere il presidente Filippini che mi raccontava dei momenti gloriosi della Pro Vercelli e di antichi aneddoti di sport, fuori i meravigliosi colori dell’autunno permeavano il bel viale alberato che costeggia il Centro Sportivo di Santhià dove i nostri bocia, finita la gara, giocavano a pallone e a fare le impennate.
Un giorno anche alcuni di loro forse seguiranno la strada di Gloria e Alberto andando ad arricchire il patrimonio del ciclismo giovanile italiano, altri invece rimarranno con noi nell’udace a divertirsi ogni domenica per la borsa della spesa e altri magari, per strade e interessi diversi, molleranno l’attività sportiva, ma un giorno, da grandi, ricorderanno con piacere queste giornate serene e spensierate e potranno dire: “…vedi quello li che stà facendo le Olimpiadi, lo conosco, correva con me da ragazzo …”.