sabato 28 luglio 2012

Oropa

Sono stato due volte a Cesenatico sulla tomba del Pirata ed ogni volta mi è tornato alla mente quel giorno di Oropa del 1999 dove, grazie a lui, ho vissuto dal vivo forse la più grande impresa sportiva a cui mi sia mai capitato di assistere.
Io c’ero, due curve sotto all’arrivo, mia moglie con era gravida in attesa di Biagio ed eravamo saliti al santuario a piedi dal sentiero di oggi.
L’ho visto arrivare tra il tripudio esaltato della folla, in piedi sui pedali con le mani basse sulla curva, sembrava un ragno, non “andava” in bici bensì “volava” agile, potente e silenzioso nel vociare chiassoso della gente; un gesto tecnico superlativo, assoluto e perfetto, un coivolgimento totale, un momento irripetibile.
E’ inutile raccontare la cronaca di quella tappa che tutti gli appassionati di ciclismo conoscono già ma ho voluto ricordare Pantani perché ogni volta che vengo ad Oropa inevitabilmente mi ricordo con piacere, ed un pizzico di nostalgia, di lui e di quella giornata straordinaria.
Ed è con piacere quindi che oggi ho portato Biagio a correre questa prova del Master che mi fa ricordare quei momenti oltre che riammirare lo splendido complesso del santuario dello Juvarra, mirabile opera d’arte del barocco piemontese.
Della gara che vi devo dire, che fosse dura già lo sapevamo, che quando organizza qualche cosa Stefano Acquadro inevitabilmente si mette a piovere, sapevamo anche questo, ma per il resto il mio giudizio globale rimane senz’altro positivo.
Certo, forse si sarebbe potuto organizzare meglio la prova dei Primavera, magari facendorgli saltare a tutti (grandi e piccoli) la culla di dislivello a metà salita ma facendoli arrivare tutti in cima insieme agli altri. Cima che poi hanno dovuto comunque raggiungere in bici pedalando dopo l’arrivo volante posto a Favaro. O magari farli partire da più in alto (dopo il bivio per la culla) eliminando di fatto le complicazioni dei cartelli gialli sul manubrio e dei cartelli gialli al rovescio.
Magari la gara si poteva svolgere alla mattina (anche di domenica), visto che alla partenza alle 15:30 del pomeriggio c’erano 30 gradi.
Ma questi sono perfezionamenti che senz’altro verranno nelle edizioni future di questa manifestazione.
Certamente l’impegno di Stefano e anche di Gianni Riconda è stato inequivocabilmente profuso copiosamente per realizzare un’evento di livello. Bisogna rendere merito anche al buon ristoro all’arrivo e alle corpose premiazioni.
Grazie quindi a Stefano e a Gianni per la bella giornata di sport. Grazie anche a papà Barengo per il graditissimo e inaspettato cesto di frutta (le pesche sono deliziose!) oltre che per aver messo in salvo i due nostri piccoli primavera esausti accompagnandoli con il furgone fino alla vetta.
Complimenti a tutti i Promavera per aver portato a termine una prova così impegnativa.
Complimenti al nostro Ivan Ciocca per la prestazione, anche se da terzo è passato al sesto posto per una disattenzione e complimenti anche al nostro Antonio Pizzuto che è arrivato in cima nonostante la rottura della sella e la conseguente caduta (con sbucciature varie).
Tanti auguri di compleanno alla Monica Grendene e grazie dei pasticcini.
Buone ferie a tutti, ci rivediamo a settembre.
Infine Grazie Marco che sei esistito, mi spiace che i giovani Primavera non ti abbiano conosciuto, racconterò per sempre a mio figlio NON come sei morto, ma come sei vissuto.