domenica 10 aprile 2011

Borgosesia (VC)

Bella giornata di sole caldo ma non troppo, il clima perfetto per una gara perfetta.
Perfetta l’organizzazione: bellissimo percorso molto ben segnalato e sorvegliato tra i boschi della Val Sesia;
molto bello soprattutto il single track dopo la prima salita appena fuori dalla città; ottima location nella piazza principale della graziosa cittadina di Borgosesia cha ha un sapore di antico Piemonte da scoprire; meraviglioso e dico meraviglioso ristoro offerto ai concorrenti ricco di torte fatte in casa e dolciumi di alta pasticceria d’ogni sorta. Mi hanno detto 150 iscritti, certamente un buon risultato ma, per il valore della manifestazione e per la buona organizzazione, avrebbe meritato anche qualche atleta in più.
Unica pecca il tratto del percorso su asfalto dove i concorrenti si incrociavano procedendo contemporaneamente sia in salita che, molto pericolosamente, in discesa. Forse per il prossimo anno si potrebbe valutare un percorso alternativo per l’andata o per il ritorno verso il traguardo per evitare quel tratto concomitante effettivamente un po’ pericoloso.
Per tutto il resto la giornata è stata più che soddisfacente e devo fare i complimenti al Team Locca per l’organizzazione impeccabile.
Per la parte sportiva sul percorso duro ma mai estremo tutto si è svolto serenamente nel migliore dei modi ed anche i Primavera hanno potuto divertirsi in sicurezza permettendo al buon Renato di redigere una regolare classifica finalmente rispettosa del regolamento UDACE che ha visto primeggiare indubbiamente il più forte Alessandro Viaretti seguito dal bravo Fabio Borgatta e dall’esperto Michele Gelli. La rottura di catena di Simone Rainoldi ha favorito l’inseguitore Biagio Borella che come un falco ha approfittato della situazione piombando sullo sfortunato avversario e riuscendo ad acchiappare la quarta piazza. Quinto Simone che eroicamente è comunque giunto al traguardo senza la catena e sesto Luca Bergamelli che ha chiuso la classifica dei più giovani.
Mi permetto di segnalare inoltre il bravo Balsari Claudio del mio team che vince per la prima volta la categoria Cadetti mentre non mi meraviglia affatto che Emanuela Panigoni vinca la categoria Donne B. Conosco bene infatti questa fortissima atleta fin dai lontani anni ’90 quando la vedevo correre e vincere tra le elite al fianco di nomi gloriosi come Paola Pezzo e co. Già allora qui da noi in provincia non aveva rivali ed in particolare la sua classe in discesa sbaragliava tutte le avversarie, maschi compresi.
Me la ricordo bene quel giorno di giugno del 1998 alla griglia di partenza della “GF 100 km dei Forti” (dico 100 km!), erano le 6 del mattino e stava albeggiando sull’altopiano di Folgaria e mia moglie Roberta che si apprestava timorosa alla partenza di quella grande prova nel settore femminile cercava con lo sguardo qualche volto conosciuto per scambiare due parole e stemperare così la tensione del momento. Il timore aumentò quando si accorse di essere improvvisamente a fianco niente meno che al mostro sacro, la pluricampionessa olimpica Paola Pezzo che si aggiustava il caschetto sulla testa.
A quel punto Roberta impietrita pensò “… ma dove sono capitata? Che ci faccio io qui? …”. Ma ecco che appare la sagoma famigliare di Emanuela, che avendo conosciuto Roberta già dall’anno precedente durante le locali garette UDACE della domenica, si avvicina gentilmente a lei e si mette a chiacchierare serenamente e poi addirittura saluta informalmente la “sacra” Paola che risponde altrettanto amichevolmente. Era quello che ci voleva per rasserenare e rassicurare Roberta, che vide ancora per un attimo dopo lo start di partenza le sagome delle due fortissime atlete che sparivano all’orizzonte verso posizioni di classifica ben più altisonanti. Ecco, questo è il ricordo che ho della giovane Emauela Panigoni.
Poi Emanuela attaccò la bici al chiodo e si mise a fare la mamma per più di un decennio ed ora, con grande piacere, la rivedo da qualche settimana a lottare ancora su quei percorsi sterrati di provincia dove iniziò la sua folgorante carriera. E noto anche che la sua forma migliora di domenica in domenica del resto, quando la stoffa c’è, la gamba arriva di conseguenza e sono sicuro che ne vedremo ancora delle belle. Brava Emanuela! Non hai mai perso la voglia di “biciclettare” ed ora che lo fai anche solo a livello amatoriale e non più “seriamente” ad altissimi livelli, l’attività sportiva ti risulterà ancora più appagante e divertente.