lunedì 8 dicembre 2008

Cavallirio (NO)

Mia nonna mi narrava sempre una filastrocca popolare che riassumeva un pelegrinaggio che i contadini del novarese facevano a piedi i giorni 14 e 15 agosto di ogni anno in onore della Madonna Assunta in cielo. Recitava: “Fara, Sizzan, Ghem, Rumagnan, Boca, Magiura, Cavalin par sura” (traduzione: Fara, Sizzano, Ghemme, Romagnano, Boca, Maggiora, Cavallirio per ultimo).
Ad ogni paese, le donne pregavano, i bambini giocavano e gli uomini passavano a tappeto tutte le osterie a saggiare il vino locale, peraltro ottimo in queste terre.
E’ per queste reminiscenze di gioventù forse che il cross di Cavallirio mi ha sempre interessato e attratto divenendo per me una tappa fissa da qualche anno come spettatore e mai come partecipante.
Anche ieri quindi, nel giorno della Immacolata (dogma: “senza peccato”), contrapposizione invernale della Assunta in cielo, ho fatto il mio pelegrinaggio a Cavallirio come gli antichi contadini dei colli novaresi a godermi lo spettacolo dei mille colori dei ciclisti dell’UDACE fra le meravigliose colline di vigneti che circondano il tranquillo borgo, complice anche la bella giornata di sole che ha mitigato in qualche modo le basse temperature di questo periodo e ha reso il cielo di un azzurro terso dove il verde delle colline si distingueva perfettamente dal bianco di tutto l’arco alpino che si stagliava all’orizzonte … uno spettacolo senza pari.
La frazione più bella è stata sicuramente quella dei Primavera, categoria molto folta grazie all’egregio lavoro di recupero dei giovani che alcuni club come l’MTB Omegna di Bogianchini ed il Team Pinato stanno portando avanti già da tempo. Tenerissimi ma grintosi cuccioli hanno sfidato il freddo e il fango. Naturalmente aiutati dalle mamme e da alcuni spettatori a superare il gradino più alto di cemento alla fine del percorso hanno portato a termine i tre giri previsti con grande determinazione.
Segnalo anche una grande battaglia nei Super A tra un redivivo Pirozzini, che all’inizio della stagione crossistica mi sembrava un po’ appannato e non sicuramente ai suoi livelli abituali ed ora invece mi sembra stia ingranando la forma giusta e la new entry Allegranza, figura di spessore tra gli sky runner e podista di livello nazionale che dopo aver dominato per anni nella corsa in montagna quest’anno fa il mattatore outsider nella sua categoria facendo soccombere in molte occasioni anche i più esperti crossisti varesini. I due amici ossolani, che già gareggiavano insieme in gioventù nello sci di fondo e nella corsa in montagna, si son dati battaglia dal primo all’ultimo km ed alla fine Allegranza ha vinto la categoria e Pirozzini si è dovuto accontentare del 2° posto scambiandosi la posizione del giorno prima a Comazzo di Lodi dove Pirozzini è giunto 3° e Allegranza 4° … il piccolo campionato ossolano continua …
Vorrei anche mettere in evidenza, se ce ne fosse bisogno, la stupenda ennesima affermazione di categoria (Gentelman), nonchè assoluta di batteria, di Catizzone, che questa estate ha preso una stagione di assoluto riposo e tutti davano per finito considerandolo ormai un ex ciclista più “organizzatore” che “atleta” e invece, eccolo quà, il vecchio leone quando si allena sfodera ancora delle zampate micidiali, anche dopo un anno che non mette il sedere sulla bicicletta. Grandissimo Carmine, un esempio per i giovani e uno stimolo per i più anziani, la Tua vittoria è oro colato per tutto il movimento udacino del fuoristrada.
Per le restanti categorie vi lascio alla litania delle classifiche su questo sito.
Scusate se oggi il mio “nonsoloprimi” a descritto di più i primi che gli ultimi ma come spettatore non potevo esimermi dal commentare questi episodi che mi hanno dato emozione. Ho rivisto con piacere anche il mio amico Renato Poletti, il tecnico dei chip del mastermtb, che in inverno ogni tanto fa capolino nelle gare vicino a casa, curiosando l’ambiente con la passione che lo contraddistingue.
Per il resto la gara è stata positiva, ottimo percorso ben segnalato e ben presidiato, buone premiazioni in un ottimo salone riscaldato abbastanza grande per contenerci tutti. Una nota dolente però la devo comunicare: IL RISTORO A PAGAMENTO !
Già, è una brutta abitudine che va diffondendosi da tempo in alcune gare di Cross. Basterebbero meno di 20 €uro per garantire un bicchiere di tè caldo con due biscottini dello spaccaprezzi per tutti i partecipanti (soprattutto per i bimbi Primavera) invece alcune organizzazioni pensano forse di ragranellare qualche spicciolo gravando ulteriormente sulle tasche degli udacini che già sopportano, oltre al costo dell’iscrizione, anche le spese per le lunghe trasferte automobilistiche.
Quando vedo queste situazioni mi vengono in mente i ricchi ristori di alcuni Cross già effettuati quest’anno come per esempio Agrano (MTB Omegna) e Egro (IRIDE cycling team), tanto per citarne due conosciuti, dove c’era ogni ben di Dio da mangiare e da bere. Eppure quelle organizzazioni avranno dovuto affrontare più o meno gli stessi problemi di sponsorizzazione di questa di Cavallirio e di altre, ma sono riuscite a offrire gratuitamente un ristoro più che soddisfacente. E poi ripeto, una scatola di 70 bustine di tè, 2 kg di zucchero, 2 kg di biscotti secchi formato famiglia, mettiamoci pure i bicchierini di plastica, al supermercato forse non superiamo i 10 €uro tutto insieme … il resto è acqua calda.
Con poca spesa a volte facciamo contenti tutti, facendo bella figura … meditate.