mercoledì 27 febbraio 2008

CARO PAOLO

nel vorticoso incedere dei nostri impegni quotidiani non abbiamo mai l'occasione di incontrarci per parlare con la dovuta calma. In ufficio poi è da un pò di tempo che non riusciamo nemmeno a sentirci (a parte
qualche fugace telefonata).
Il carico di lavoro tuo e mio non ci permette più di fare il consueto salotto (oggi ho timbrato l'uscita alle 18:20!!!).
Solo noi sappiamo cosa significa sopportare il carico di un lavoro tecnico come il nostro che tiene in piedi la baracca e senza il quale tutto il carrozzone chiuderebbe i battenti. Gli altri non possono capire, tantomeno i sanitari, che coltivano il loro orticello e, una volta erogate le loro prestazioni canoniche, giù la cazzola e se ne vanno a casa. Non sanno nulla di tutto quello che ci stà dietro, non hanno la minima idea che senza il nostro quotidiano supporto tecnico, loro non potrebbero nemmeno fare la pipi nel bagno dell'ospedale, figuriamoci poi ad erogare prestazioni sanitarie, ma questa è un’altra storia.
Nel fine settimana poi, il residuo tempo libero lo dedichiamo a pedalare oppure a sistemare il percorso, con l'angoscia che il tempo non sia mai abbastanza. Pedaliamo a volte a testa bassa senza comunicare.
Tutto questo per dirti che non ho ancora trovato il tempo e il momento per dirti GRAZIE per tutto quello che hai fatto e stai facendo.
Il sito che hai fatto e stai mettendo a punto è bellissimo, moderno, dinamico, aggiornato. Ogni sera lo consulto e trovo sempre cose nuove, nuove foto, nuove idee. Questo significa molto impegno, molto lavoro, molto tempo sotratto ai tuoi impegni quotidiani ed alla tua famiglia.
E' per le persone come te che i piccoli gruppi sportivi come il nostro stanno in piedi, soppravvivono, si sviluppano.
Undici anni fa io, mia moglie ed altri pochi amici fondammo il nostro gruppo sportivo con la speranza che lo spirito che lo animava potesse perdurare nel tempo. Mai avremmo sperato, nel corso degli anni, di trovare persone appassionate come Stefano Oglina, Renato Capponi, Gianni Borgatta, per non parlare del Sergio, che diventassero protagonisti nella vita sociale del gruppo, tanto da soppiantare addirittura gli antichi fondatori, la cui passione intanto forse si era un po’ assopita.
Poi sei arrivato tu e, in punta di piedi, con il garbo e la cortesia che ti contraddistingue, hai dato un ulteriore spinta al rinnovamento ed all’iniziativa, hai messo in piedi il nuovo sito, sei protagonista nell’organizzazione della nostra Granfondo, hai messo a disposizione la tua esperienza contattando Spazio3, ecc… ma, soprattutto, mi hai profuso quell’entusiasmo iniziale che stavo perdendo e mi è ritornata la voglia di lavorare per il gruppo.
Io sono contento, si, sono un fondatore contento, contento di aver trovato, dopo molti anni, un socio come te che tiene in piedi il gruppo che io ho fondato e che lo fa suo come se l’avesse fondato lui.
Questo forse è l’obiettivo che volevo raggiungere e ci sono riuscito
… la bicicletta aiuta molto.

GRAZIE